Seleziona una pagina

Da lunedì 17 a venerdì 21 febbraio 2025 avrà luogo l’emissione del BTP Più. È il primo BTP con un’opzione di rimborso anticipato del capitale dopo i primi 4 anni degli 8 totali di durata del titolo. Si tratta di un’emissione speciale dedicata esclusivamente ai piccoli risparmiatori (il cosiddetto mercato retail) con la quale il Ministero dell’Economia e Finanze cerca di cavalcare il rinnovato interesse per i titoli di Stato da parte dei piccoli investitori. L’obiettivo dichiarato dal Tesoro è quello di accrescere la quota di titoli del debito pubblico nelle mani dei risparmiatori privati, poiché essi tendono a detenerli fino a scadenza e ciò aiuta a stabilizzare le loro quotazioni. Quali sono tutte le caratteristiche di questo titolo? Quale rendimento offre ai sottoscrittori? Conviene acquistarlo?

 

 

Caratteristiche del titolo

Questa emissione di BTP Più, appartenente alla famiglia del Btp Valore, avrà le seguenti caratteristiche:

  • una durata di 8 anni;
  • delle cedole pagate ogni 3 mesi;
  • dei rendimenti prefissati crescenti nel tempo secondo il cosiddetto meccanismo step-up che prevede un rendimento minimo annuale crescente nel tempo e pari al 2,80% dal 1° al 4° anno ed al 3,60% dal 5° all’8° anno di vita del titolo;
  • un’opzione di rimborso anticipato alla pari (ovvero a 100) allo scadere del 4° anno per chi lo sottoscriverà in emissione;
  • un taglio minimo acquistabile pari 1.000 euro;
  • un periodo di collocamento dal 17 al 21 febbraio 2025 fino alle ore 13.00, salvo chiusura anticipata, ad un prezzo di 100 sulla piattaforma elettronica MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato di Borsa Italiana);
  • la data di regolamento sarà il 25 febbraio 2025.

La principale novità di questa emissione è l’assenza del premio fedeltà, bilanciata dalla facoltà concessa agli investitori di richiedere alla fine del quarto anno il rimborso anticipato del capitale, consentendo di recuperare interamente l’ammontare investito o la quota parte che si desidera svincolare per lotti minimi pari a 1.000 euro. La richiesta di rimborso anticipato è prevista soltanto per coloro che acquisteranno il titolo in collocamento e andrà fatta alla propria banca nel corso di una apposita finestra temporale dal 29 gennaio al 16 febbraio 2029. In alternativa, il titolo potrà essere sempre ceduto interamente o in parte prima della sua scadenza ai prezzi di mercato.

Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi, che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione (cosa che non è mai accaduta nelle precedenti emissioni). Il titolo potrà essere acquistato attraverso il proprio internet banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente e il conto deposito titoli. Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005634792.

 

 

Quanto rende il BTP Più?

Considerando i tassi comunicati dal Tesoro, la cedola media minima per l’intera durata di 8 anni è pari al 3,2%. Chi dovesse detenere il titolo solo per i primi quattro anni, optando per il rimborso anticipato, realizzerà un rendimento più basso pari al 2,80%. Tutti gli altri investitori che dovessero vendere il titolo prima della scadenza naturale, realizzeranno un rendimento differente che dipenderà dai prezzi che il titolo avrà sul cosiddetto mercato secondario, che potrebbero essere notevolmente diversi da quello di emissione. Infatti, i rendimenti effettivi di un investimento non vanno confusi con la cedola, poiché essi dipendono dalla somma algebrica del flusso cedolare e della variazione di prezzo del titolo. La regola che condiziona i prezzi delle obbligazioni è tanto semplice quanto contro-intuitiva: i prezzi si muovono della direzione opposta a quella dei tassi. Infatti, nel caso in cui i tassi di mercato scendono, i prezzi dei titoli di vecchia emissione salgono poiché diventano più appetibili rispetto alle nuove emissioni con tassi più contenuti; al contrario, nel caso in cui i tassi salgono, le obbligazioni di precedente emissione si deprezzano in quanto gli investitori tendono a preferire le nuove con rendimenti più elevati.

Dunque, se i rendimenti del titolo per coloro che ne chiederanno il rimborso anticipato al quarto anno o lo deterranno fino alla scadenza saranno pari a quelli indicati innanzi, quello realizzabile da coloro che dovessero venderlo in un altro momento potrebbe essere molto diverso. Lo scenario di breve termine è orientato verso una progressiva riduzione dei tassi e ciò dovrebbe favorire la rivalutazione del titolo, ma 8 anni sono un periodo lungo e non è detto che la tendenza dei tassi rimarrà al ribasso per l’intera durata del titolo ed è anzi più probabile uno scenario altalenante. Peraltro, la durata lunga espone i sottoscrittori ad una maggiore variabilità delle quotazioni, poiché la sensibilità dei prezzi alle variazioni dei tassi di interesse è tanto maggiore quanto più lunga è la durata residua di un titolo.

 

 

Conviene investire nel BTP Più?

Non è ovviamente possibile dare una risposta univoca al quesito sulla convenienza a sottoscrivere questo BTP Più. Una prima valutazione di convenienza può essere effettuata confrontando i rendimenti di questa emissione con quelli attualmente offerti dai BTP “ordinari” quotati sul mercato. Ad oggi un BTP con durata pari a 4 anni offre un rendimento annuo del 2,65% circa, mentre uno con durata di 8 anni un rendimento di circa il 3,25% annuo. Poiché questa nuova emissione offre un rendimento minino a scadenza del 2,80% qualora si optasse per il rimborso anticipato e pari circa al 3,2% qualora la si mantenga fino alla scadenza, il suo rendimento è leggermente più alto di quello di un BTP quotato sulla durata di 4 anni e leggermente più basso su quella di otto anni. Dunque, il vero valore aggiunto di questa emissione non sembra essere rappresentato dal rendimento, ma dall’opzione di rimborso anticipato. Essa consente a chi sottoscrive il titolo di fare arbitraggi sui prezzi alla scadenza del quarto anno. Infatti, qualora a febbraio 2029 i tassi sui BTP a quattro anni dovessero essere più alti del 3,60%, i sottoscrittori di questo BTP Più potrebbero vendere il titolo a 100 ed acquistare un nuovo BTP con il rendimento a quattro anni più elevato. Il costo di questa opzione per i sottoscrittori è pari allo 0,05% annuo per 8 anni, ovvero allo 0,4%. La speranza del Tesoro è ovviamente che fra quattro anni i tassi di mercato non rendano appetibile l’opzione, spingendo i sottoscrittori a mantenere il titolo fino alla scadenza, con un piccolo risparmio in termini di costo per interessi per il Tesoro ed un minor rendimento per il sottoscrittore.

 

 

A chi si addice ed a chi no questa emissione di BTP Più?

Per quanto detto, il BTP Più in collocamento si addice a quei risparmiatori che:

  • hanno un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, compreso fra i 4 e gli 8 anni di durata del titolo;
  • intendono sfruttare i rendimenti dei titoli di Stato italiani, attualmente più alti di quelli di altri paesi europei, ricordando sempre che a rendimenti più elevati corrisponde una percezione di maggiore rischio da parte degli investitori;
  • hanno già un portafoglio adeguatamente diversificato in strumenti finanziari diversi dai titoli di stato italiani.

Dovrebbero valutare con attenzione l’investimento in questa tipologia di titoli quei risparmiatori che:

  • hanno un orizzonte di investimento di breve termine, in quanto la vendita del BTP Più prima della scadenza o dell’opzione di rimborso potrebbe esporre a perdite in conto capitale;
  • hanno già in portafoglio una quota elevata di titoli di Stato italiani, a meno di non sostituire parte di quelli già posseduti;
  • hanno una propensione al rischio media o alta e su orizzonti temporali di medio-lungo termine preferiscono diversificare in strumenti finanziari, come le azioni e le obbligazioni di società private, che hanno rendimenti attesi più elevati.

 

 

Considerazioni finali

Al di là di considerazioni di convenienza relativa del nuovo BTP Più rispetto ai BTP disponibili sul mercato, occorre essere consapevoli che lo strumento finanziario “migliore” semplicemente non esiste, ma esiste solo quello più adatto a ciascuno di noi in base agli obiettivi personali, all’orizzonte temporale, alla propensione al rischio, alla tipologia di titoli già posseduti ed alla grandezza complessiva del portafoglio. Ecco perché, sebbene il rendimento prospettico sia un fattore importante nelle scelte di investimento, non dovremmo mai limitarci alla domanda: “quanto mi rende?”, ma affiancarvi altre quali: “questo titolo fa al caso mio?”, “migliora la diversificazione dei miei risparmi?”.

Soprattutto la diversificazione è una delle “regole d’oro” degli investimenti che non andrebbe mai disattesa: concentrare quote eccessive del proprio portafoglio in titoli di un solo emittente, o peggio ancora in una sola emissione, è quasi sempre la scelta sbagliata. Per evitare errori, è sempre consigliabile farsi aiutare da un consulente preparato al quale non delegare totalmente le proprie scelte finanziarie, ma con il quale condividere i propri obiettivi di vita e le strategie efficaci per raggiungerli.