Nei giorni scorsi il Governo non ha varato l’attesa proroga del mercato tutelato dell’energia, la cui fine inizierà a gennaio 2024 per le forniture di gas e ad aprile 2024 per quelle di energia elettrica. Secondo le statistiche saranno interessati dalle nuove regole 9,5 milioni di clienti, ovvero circa un terzo degli utenti totali. Cosa succederà a tutti quei consumatori che non hanno già optato per il mercato libero? Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero rappresenta davvero un passo avanti ed un’opportunità per gli utenti o si tratta della solita truffa a vantaggio dei “poteri forti”? Come conviene muoversi?
Un po’ di “storia” del mercato tutelato e di quello libero
Il mercato tutelato dell’energia è stato introdotto in Italia per garantire un accesso equo ed economico all’elettricità e al gas per i consumatori domestici e le piccole imprese. Questo tipo di mercato è stato caratterizzato da tariffe stabilite dall’Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente (l’ARERA) ed aggiornate con cadenza periodica in base alle condizioni di mercato. Nel corso degli anni, questo approccio è stato oggetto di accesi dibattiti e critiche che hanno portato nel tempo all’approvazione nel 2017 della normativa che ha previsto la fine dei servizi di tutela ed il progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero sia per le imprese che per i clienti domestici a partire dal 2018. L’obiettivo del passaggio era quello di stimolare la concorrenza ed offrire maggiori possibilità di scelta ai consumatori, in modo da favorire prezzi più bassi e la diffusione di tariffe differenziate. Quella scadenza è stata più volte rimandata, ma ora sembra arrivato il momento del definitivo abbandono del mercato tutelato.
Da quando partiranno le novità e chi ne sarà interessato?
A partire dal 2024 il passaggio dal mercato tutelato a quello libero nella generalità dei casi rimarrà l’unica modalità di fornitura con le seguenti tempistiche:
- per i clienti domestici di gas naturale (famiglie e condomini) il superamento della tutela di prezzo è previsto da gennaio 2024;
- per i clienti domestici di energia elettrica a partire da aprile 2024;
- per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese è già terminato nel 2021).
Saranno esclusi dal passaggio al mercato libero i clienti vulnerabili che potranno continuare ad essere invece serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità. Si tratta di chi ha un’età superiore a 75 anni, di chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (come i percettori di bonus sociali), di soggetti con disabilità (legge 104/92) e di chi abita in strutture di emergenza dopo calamità naturali. Per la sola fornitura di elettricità, a queste categorie si aggiungono coloro che versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica e coloro che hanno un’utenza su un’isola minore non interconnessa.
Quali opzioni hanno i consumatori interessati dalla fine del mercato tutelato?
Come si è detto innanzi, per tutti i clienti domestici non vulnerabili cesserà il mercato tutelato. Cosa succederà a chi non dovesse optare per il mercato libero entro le date stabilite? Occorre distinguere fra le forniture di gas e quelle di energia elettrica.
Per le forniture di gas, se il cliente finale non sottoscrive un nuovo contratto sul mercato libero con lo stesso o con altro venditore, a partire da gennaio 2024 il fornitore continuerà ad erogare il servizio a condizioni economiche e contrattuali simili a quelle delle offerte placet di gas naturale. Si tratta di offerte con struttura di prezzo e condizioni contrattuali stabilite dall’Arera, ma con condizioni economiche determinate liberamente dal venditore e rinnovate ogni 12 mesi. In sostanza, l’Autorità stabilisce una struttura contrattuale molto semplice, ma il fornitore determina liberamente il prezzo. Il cliente potrà comunque in ogni momento scegliere una diversa offerta sul mercato libero.
Per le forniture di elettricità, se il cliente finale non sottoscrive un nuovo contratto di fornitura sul mercato con lo stesso o con altro venditore, a partire da aprile 2024 la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a Tutele Graduali (STG). In tale Servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da ARERA che selezionerà il venditore sulla base di specifiche procedure concorsuali. Ogni area territoriale sarà servita da un solo fornitore, il quale potrà operare anche in più aree contemporaneamente. Nel mese di dicembre le imprese interessate parteciperanno ad un’asta competitiva per l’aggiudicazione delle utenze che ad aprile passeranno al regime STG e vi resteranno per ulteriori 3 anni. Ovviamente, anche in questo caso il cliente potrà in ogni momento scegliere una diversa offerta sul mercato libero. Dagli esiti di aste simili, già condotte per PMI e microimprese, il prezzo di aggiudicazione è risultato mediamente più basso di circa il 10% rispetto a quello del mercato tutelato di partenza.
Cosa dobbiamo attenderci dal mercato libero?
Il mercato libero dell’energia offre certamente una serie di vantaggi, per lo più tipici di tutti i mercati concorrenziali:
- maggiore possibilità di scelta, sia in termini di prezzo che di modulabilità dell’offerta alle proprie esigenze;
- maggiore competizione fra le aziende fornitrici, che dovrebbe incentivare la riduzione dei prezzi ed il miglioramento della qualità del servizio;
- maggiore sostenibilità ed innovazione, legate alla possibile tendenza delle aziende ad offrire soluzioni energetiche più eco-sostenibili ed avanzate per soddisfare la crescente domanda di fonti di energia pulita e prestazione di servizi innovativi.
Dall’altro lato, il mercato libero dell’energia ha innanzi a sé rischi e sfide da affrontare quali:
- il potenziale aumento dei costi nel caso in cui alcuni consumatori, soprattutto quelli meno informati e culturalmente evoluti, non riescano a scegliere con oculatezza la tariffa ed il fornitore più adatto alle loro esigenze;
- il monitoraggio costante della concorrenza, che è essenziale per garantire una sana competizione che porti reali benefici ai consumatori e li protegga da pratiche commerciali sleali da parte delle aziende;
- la necessità di maggiore informazione e trasparenza, essenziali per un mercato libero che, a fronte della moltiplicazione delle opportunità di scelta, espone i clienti finali al rischio di vedersi sopraffatti da una vasta gamma di offerte disponibili, fra le quali risulta difficile districarsi.
In sostanza, se in astratto la concorrenza non può che portare benefici ai consumatori, i vantaggi concreti dipenderanno in larga misura dalla struttura effettiva del mercato dell’energia.
Come conviene comportarsi?
Coloro che non hanno già optato per il mercato libero saranno costretti a breve a scegliere cosa fare. Le opzioni in campo son o essenzialmente due:
- non fare nulla
- scegliere fin da subito una delle offerte sul mercato libero
Non far nulla potrebbe essere la prima opzione e porterebbe l’utente verso le offerte placet per il gas ed il Servizio a Tutele Graduali per l’energia elettrica. In questo secondo caso, se gli esiti delle aste per le piccole aziende che hanno abbandonato il mercato tutelato dovessero replicarsi, i prezzi da corrispondere al fornitore potrebbero addirittura scendere leggermente rispetto alle tariffe stabilite dall’Arera. Questi contratti avranno però come aspetto negativo una struttura standard e poco modulabile rispetto alle esigenze individuali. Infatti, le offerte del mercato libero sono spesso caratterizzate da una varietà di opzioni e configurazioni contrattuali che le rendono adattabili alle proprie abitudini di consumo, ma anche più difficilmente confrontabili. Per rendere la scelta più semplice ed aiutare il consumatore ad orientarsi tra le tante proposte, si può consultare il comparatore voluto dall’Arera che è accessibile all’indirizzo www.ilportaleofferte.it. Si tratta di uno strumento utile ma non risolutivo, poiché non sempre è facile valutare le offerte, soprattutto per le persone che hanno meno dimestichezza con i calcoli, ma non solo per queste! Sul mercato libero, oltre alla tipologia di contratto, occorre scegliere anche tra contratti a prezzi variabili e a prezzi fissi per un determinato periodo di tempo. Negli ultimi anni il contesto internazionale ha reso i prezzi dell’energia assai instabili, come si può osservare dal grafico sotto che riporta quelli stabiliti dall’Arera per l’energia elettrica per il mercato tutelato a partire dal 2004.
In linea di massima, i contratti con tariffe fisse tendono ad essere più costosi di quelli a tariffe variabili, in quanto scontano i maggiori rischi di antieconomicità per il fornitore in caso di rialzo dei prezzi ed una maggior prudenza ereditata dalla recente crisi energetica. In sostanza, la sicurezza del prezzo ha un costo aggiuntivo. Al di là di accurate e talora imprevedibili simulazioni delle varie tariffe, la maggiore sfida per gli utenti è districarsi nella giungla di offerte differenti e prezzi promozionali che, a fronte di risparmi certi per alcuni mesi, talvolta espongono a futuri rincari delle bollette. L’impressione è che spesso solo una scarsa fedeltà al fornitore possa garantire un costante risparmio di spesa, ma con un aggravio di costi informativi e di pratiche burocratiche. Se la concorrenza ha certamente i suoi vantaggi, richiede anche sforzi aggiuntivi che non tutti sono disposti o in grado di compiere.
Conclusioni
La fine del mercato tutelato dell’energia in Italia rappresenta un passo significativo verso una maggiore liberalizzazione e concorrenza del settore energetico. Tuttavia, è fondamentale che le autorità, le aziende ed i consumatori collaborino per garantire che il processo di transizione in atto porti benefici reali per tutti gli attori coinvolti. Le sfide future richiederanno la necessità di educare i consumatori alla gestione delle nuove opzioni disponibili, ma anche elevati livelli di trasparenza delle tariffe e la garanzia di una concorrenza effettiva fra gli operatori. Un monitoraggio attento dello scenario sarà cruciale per assicurare che il nuovo capitolo del mercato dell’energia sia caratterizzato da efficienza, equità e sostenibilità, con vantaggi tangibili per la società nel suo complesso.

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