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Settembre, come anche gennaio, è spesso un mese di progetti e buoni propositi: nuovi viaggi che si iniziano a programmare, diete che ci si propone di riprendere e progetti per il futuro che si desidera realizzare. Quale migliore occasione per un check up finanziario e per fare chiarezza sui propri progetti di vita? Da dove è opportuno partire e quale può essere un percorso efficace che agevoli il processo di pianificazione aiutando a compiere scelte finanziarie efficaci? Dare un nome ai propri soldi può essere il primo passo.

Si è soliti considerare il denaro come il bene fungibile per eccellenza: in fondo un mazzetto di banconote del valore di 1.000 euro è del tutto equivalente ad un altro dello stesso valore. Se questo può essere vero per le spese presenti, non lo è certamente se quel denaro è finalizzato alla realizzazione di obiettivi futuri. In questi casi, dare un nome ai soldi, ovvero attribuirgli un obiettivo concreto ed una relativa scadenza, può essere estremamente utile per soddisfare i nostri bisogni e realizzare progetti di vita ambiziosi.

Che fare? Essenzialmente quattro cose nell’ordine temporale che segue:

  1. Imparare a risparmiare con costanza ed iniziare a farlo il prima possibile: può sembrare banale, ma accantonare ad intervalli regolari una parte dei nostri redditi ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi più di quanto possano fare investimenti speculativi ad alto rendimento atteso; soprattutto per i più giovani è essenziale diventare investitori più consapevoli il prima possibile, in modo da acquisire competenze finanziarie con il passare del tempo, man mano che le somme investite si fanno più consistenti.
  2. Pianificare con attenzione i propri progetti di vita suddividendo i risparmi in maniera coerente con essi: spesso si commette l’errore di considerare tutto il proprio patrimonio come un unico portafoglio indistinto; al contrario, è consigliabile suddividerlo in base alle concrete esigenze future e per ognuna di esse cercare di individuare quando i propri investimenti dovranno essere liquidati per essere spesi.
  3. Definire un adeguato profilo di rischio per ogni bisogno/progetto: infatti, sebbene per la direttiva MIFID che regolamenta la consulenza finanziaria il profilo di rischio è uno solo, è evidente che obiettivi lontani nel tempo, come l’integrazione pensionistica di un giovane, non potranno essere perseguiti con strumenti identici a quelli destinati ad obiettivi di breve termine o alla gestione degli imprevisti.
  4. Individuare gli strumenti finanziari adeguati: solo una volta che si sono individuati i propri progetti, quando si intende realizzarli, quali risorse destinare ad ognuno di essi, quale il profilo di rischio/rendimento compatibile con ciascun obiettivo, si può passare alla scelta degli strumenti finanziari ritenuti più adeguati.

Purtroppo, l’atteggiamento più diffuso è quello di partire dal quarto punto dell’elenco sopra, ovvero dagli strumenti finanziari, spesso limitandosi ad investimenti di breve termine in assenza di qualunque processo di pianificazione finanziaria.

Il proprio patrimonio attuale ed il risparmio futuro dovranno essere finalizzati ai differenti obiettivi di vita ed organizzati secondo due dimensioni: l’orizzonte temporale ed il profilo di rischio. Ad esempio, si ipotizzi di avere, le seguenti esigenze finanziarie: la gestione degli imprevisti di breve termine, l’acquisto di un’auto nuova fra 3 anni, l’accantonamento di un capitale per lo studio dei figli fra 5 anni e l’integrazione della pensione pubblica entro i prossimi 20 anni.

Come è possibile notare, ad ogni obiettivo è stato assegnato un orizzonte temporale (breve, medio e lungo) ed un profilo di rischio (basso, medio, alto). Un bravo consulente può aiutarvi a definire il mix di strumenti finanziari adeguati ad ognuno di tali obiettivi in base all’orizzonte temporale e al livello rischio/rendimento assegnatogli. A questo punto, è opportuno ricordare che in generale gli investimenti caratterizzati da livelli di rischio più elevati e maggiore incertezza nel breve termine, consentono di conseguire rendimenti più alti nel lungo periodo e quindi realizzare obiettivi più ambiziosi.

Spesso si sogna di poter realizzare i propri desideri ancora inappagati, ma perché essi possano realmente realizzarsi è necessario che si trasformino in obiettivi concreti. Come è stato efficacemente detto, “un obiettivo è un sogno con una data di scadenza” ed io aggiungerei con una strategia per poterlo realizzare. In finanza, come più in generale nella vita, occorre agire con metodo per raggiungere i propri obiettivi, sottraendosi per quanto possibile all’alea del caso.